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Menopausa: come affrontarla.

 

Accenni medici e problematiche psicologiche.

Dr.ssa Viviana Morelli psicologa-psicoterapeuta

La Menopausa è un passaggio di vita delicato, importante per una donna. 

Sicuramente in una lettura antropologica femminile  è sempre stato un passaggio simbolico,  ma nella società odierna molte cose stanno cambiando, e possono essere interpretate positivamente o negativamente. 

Diciamo che la donna rispetto a un dieci o venti anni fa si trova ad essere sottoposta a richieste ambientali e relazionali diverse.

La vita media si è allungata, cambiano usi e costumi, per le donne lavoratrici è stata spostata la soglia di pensionamento, oggi una 50enne  rispetto al passato combatte con figli piccolo o  adolescenti, segue genitori anziani,   se è nonna deve dividersi tra famiglia lavoro e nipoti, spesso de affrontare cambiamenti come  una separazione o un nuovo compagno….

Insomma una voce esterna dice : “non puoi invecchiare”.

Questa voce spesso combacia con una “voce interna” che decide in sincronia di combattere l’avanzare dell’età, ma qui dobbiamo fare i conti con il mondo biologico ed organico. Che sicuramente risponde agli impulsi del nostro cervello, ma a volte va aiutato.

Un corpo che si modifica e segue un bioritmo suo che non si sincronizza con le “pretese” esterne ed interne.

Come armonizzare tutto ciò?

Questo spesso è la grave realtà  psicologica della donna over50.

Nessuna di noi ricorderà nella propria adolescenza un bombardamento pubblicitario di over50enni giovani come le 30enni, né un esaltazione della donna matura che si accompagna a  un toy-boy.

In genere tutti gli esseri umani di qualsiasi sesso oggi sono maggiormente spinti a combattere l’invecchiamento, vitamine, integratori, protesi, silicone ecc… si è sviluppato un business su questa tematica.

Che riguarda quindi anche gli uomini, che mettono l’antirughe e quindi non sopportando le proprie “di rughe” notano di più quelle femminili.

Purtroppo questa affannosa strumentalizzazione dell’argomento da parte del “business da menopausa” travolge molte donne creando una “sindrome ansiosa” che le mette a dura prova….rendendo difficile la distinzione tra causa organica e causa “sociale”.

Prendendo il lato positivo:  la medicina di tipo allopatico o naturale, l’estetica, la chirurgia, diviene oggi un ottimo alleato. Valutando la facciata negativa: può anche divenire un mezzo di agito “patologico compulsivo”.

Non si può negare la fragilità psichica in questo passaggio di vita.

Ma da un punto di vista storico forse stavamo meglio quando stavamo peggio, le nostre nonne sono invecchiate serene, forse non si erano neanche accorte di avere le “vampate”. Se ingrassavano mettevano vestitini a pois….facendo calzette per i nipoti.

Una “delicatezza” emotiva e sensibilità che intanto andremo a conoscere  valutando i cambiamenti ormonali, funzionali.

Cosa è per definizione MENOPAUSA: è il momento in cui cessa l’attività ovarica, in cui le ovaie non producono più follicoli ed estrogeni, cioè ormoni femminili per eccellenza.

Il venir meno degli estrogeni comporta una serie di ripercussioni sull’organismo femminile che non si limitano alla scomparsa del ciclo, ma si possono manifestare con sintomi che caratterizzano la sindrome climaterica.

L’età in cui insorge la menopausa è dai 45 ai 53. Se avviene prima si parla di menopausa precoce.

Spesso la vera menopausa è preceduta da alterazioni della regolarità e durata del ciclo, cosiddetta pre-menopausa.

Qui ci può essere una riduzione ormonale progestinica, che automaticamente porta ad un eccessivo aumento degli estrogeni che agiscono sull’endometrio, aumentandone lo spessore. 

Con un aiuto farmacologico ritorna il flusso mestruale, solo quando anche con l’aiuto farmacologico che  spesso è una normale pillola anticoncezionale, sparisce il ciclo si parla di menopausa.

La scelta di ogni donna che si avvicina alla menopausa è chiedersi cosa fare. Cioè se vuole contrastare la sintomatologia tipica, se vuole procedere per una terapia naturale, o una terapia ormonale sostitutiva, o niente. Anche se ormai ricerche frequenti di tipo medico mettono in luce quanto sia importante intervenire. La tendenza medica è consigliare la terapia sostitutiva per 5-10 anni.

SINTOMI

Vampate di calore: al di là del fastidio ogni vampata corrisponde ad una vasocostrizione che porta ad ipertensione arteriosa (problematiche cardiovascolari)

sudorazione eccessiva

disturbi del sonno…con o senza vampate notturne

secchezza vaginale, con conseguenze difficoltà nei rapporti sessuali e predisposizioni a infezioni e cistiti.

irritabilità, sbalzi dell’umore, depressione.

aumento di peso, modificazioni del metabolismo

atrofia dei genitali e mammelle.

dolori muscolari (non legati alla osteoporosi)

Dobbiamo considerare che ad ogni calo degli estrogeni corrisponde un aumento del colesterolo questo ci aiuta a capire quanto la menopausa incide sui problemi cardiovascolari.

Come psicologa penso che un atto d’amore per sé implica una scelta, cercare di limitare i danni organici e sintomatologici. Ma scegliere tra una terapia Fitoterapica naturale e una terapia ormonale sostitutiva TOS è una scelta personale che deve essere in armonia con le nostre convinzioni e con noi stesse.

INTERVENTO FITOTERAPICO

Interviene sui sintomi in modo più lieve e naturale, le erbe e prodotti molto usati sono: Cimicifuga e L’agnocasto (vite rossa), tutti i derivati della soia che contengono isoflavoni.

La cimici fuga abbassa i livelli ematici di prolattina, dell’ormone Lh ormone luteinizzante e fsh follicolo stimolante, contrasta la perdita di minerale nelle ossa.

L’agnocasto ha gli stessi principi, può avere qualche piccolo effetto collaterale di tipo allergico, prurito, nausea, mal di testa.

INTERVENTO TOS  terapia ormonale sostitutiva

E’ una terapia a base di estrogeni e progesterone. 

Di valido aiuto quando i sintomi creano disagi  e possono compromettere l’attività lavorativa, le relazioni sociali e la vita di coppia.

Riduce i sintomi previene osteoporosi, problematiche cardiovascolari.

Vi sono prodotti nuovi in commercio che permettono un maggior risultato senza effetti collaterali. (episodi trombotici, ipertensione,)

La terapia sostitutiva può aiutare a calmare crisi di ansia, depressione e disturbi vaginali, si accompagna a benefici:

uno studio americano WHI Women’s Health Initiative ha dimostrato che  su 1000 donne che fanno uso di terapia ormonale estro-progestinica per circa un anno, si verificano il 4,7 in meno di fratture ossee, 0,6 di tumore al colon in meno.

Non migliorano i sintomi di incontinenza e di cistite.

C’è un rischio maggiore di trombosi venale profonda e ictus.

Prima di iniziarla si fatto tutti gli accertamenti, per la predisposizione alla trombofilia e la probabilità di sviluppare tumori al seno, non si somministra in caso di epatopatie o se sono già presenti carcinomi.

LE PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE….pre-menopausa e durante

La prima riflessione, come già accennato, che si fa in questo momento storico è: quanto la paura di invecchiare delle donne e la loro ansia di è una reazione di natura esistenziale…o è indotta da questo bombardamento mediatico del business menopausale?

Penso che la risposta sia …ambedue.

I passaggi e i cambiamenti portano ansia e disagio in ogni fase di età. Questa fase diventa delicata dal punto di vista organico come le adolescenti che mestruano, ma loro hanno una vita davanti…noi non avremmo mai gli anni che abbiamo già vissuto.

Il tic tac dell’orologio assume un rumore profondo fatto di ricordi e un senso di preziosità del tempo presente.

Se la donna che si avvicina alla menopausa ha delle problematiche irrisolte, passaggi di vita non completamente elaborati…lutti, separazioni…o altro, certamente  partirà svantaggiata per affrontare quei cambiamenti organici e psicologici destabilizzanti.

Ogni donna è diversa e ha un rapporto con il corpo dl tutto personale, così con la sessualità e il suo ruolo sociale e familiare.

Esistono donne che almeno apparentemente entrano in menopausa senza problemi, addirittura alleggerite di non aver più il ciclo.

Ma se è così emozionante avere il “primo ciclo”… come fa a non toccare emotivamente la sua scomparsa?!!. Certo alcune hanno una conflittualità profonda con la propria femminilità e ciò le porta a vivere questa “liberazione” da un peso, da una fertilità, o da  mestruazioni dolorose.

 Ma credo nessuno può rimanere indifferente ad un passaggio che segna la metà della vita.

Un passaggio che  ti porta a fare i conti sul “cosa ho realizzato”….o a chiederti “ed ora che succede?” 

La parola “invecchiare” per molti anni sembra appartenere ad un vocabolario altrui, poi diventa nostro.

Molte donne sono fisiologicamente fortunate perché non hanno sintomi invalidanti. Ricorrono all’estetica, al dimagrimento, vanno avanti tranquille.

Altre sono nella crisi più nera.

I fattori organici si incrociano con quelli psicologici, il tutto condito da una contaminazione sociale di “eterna giovinezza”, illusiva ma percepita come reale.

Attraverso i media  abbiamo visto le adolescenti seguire le orme di eroine anoressiche, e noi? veniamo bombardate da donne siliconate eternamente giovani. 

I modelli arrivano, mettono le più fragili in crisi, essere diverse implica coraggio ed equilibrio.

Purtroppo esistono donne adulte che non pagano il condominio e le rate della macchina per farsi il botulino.

Pesante dirlo ma è così.

Ogni donna è giustamente libera di avvicinarsi all’estetica e alla medicina estetica con libertà, il mio non vuole essere un giudizio rigido.

Dico solo che tutte amiamo comprare qualcosa, scarpe e vestiti…ma non tutte soffriamo di shopping compulsivo che ci impedisce di vivere una vita normale.

Ovviamente anche una trentenne può inciampare in una ossessione estetica. Ma le probabilità che lo facciano donne adulte è maggiore. Proprio per questa fragilità di passaggio esistenziale.

Come aiutarsi:

rispetto ai sintomi fastidiosi, ogni donna deve regolarsi sulla propria caratteristica, non c’è una soluzione buona per tutte, ma l’ascolto del proprio corpo è importante. Ogni donna deve rispettare la sua indole, se gli aiuti naturali sono preferiti è giusto che sia così…ma agire qualcosa per attenuare i sintomi è giusto.

Perché dobbiamo stare male, sopportare e stringere i denti?

Piccoli aiuti per migliorare la pratica sessuale oggi si trovano in ogni farmacia, gel, creme e lubrificanti…ma il grave problema è il calo del desiderio sessuale, proprio per la modificazione ormonale che abbiamo descritto.

Pensieri depressivi e calo del desiderio vanno a braccetto con intolleranza, atteggiamenti aggressivi e oppositivi.

Per tutte le donne? No ma tendenzialmente si…o almeno alcune ne risentono di meno.

Cosa fare? Atteggiamenti di auto aiuto possono iniziare prima sul fronte sostegno farmacologico, o fitoterapico, con l’aiuto del medico o erborista o naturopata di fiducia sondare il potere organico personale di questo calo di estrogeni.

Questo aiuta a capire quanto è fisiologico e quanto è la reazione depressiva al rifiuto mentale di invecchiare .

Come dicevo se ci sono problematiche pregresse, queste necessariamente devono essere affrontate perché si percepiscono come enormi e insormontabili, magari con un sostegno psicologico.

Nel rapporto di coppia la donna in menopausa ha bisogno di più coccole, riscaldamento e preliminari, complicità e gioco. Interessi e divertimento di coppia. Dobbiamo migliorare la comunicazione, il saper chiedere al partner. Imparare a soddisfare i nostri desideri.

Come terapeuta analitico esistenziale, ritengo che il motore di un benessere psicologico ad ogni età è la capacità di mantenere alto il desiderio di vita, di sogno, di progetto, di realizzazione….arriva il momento per chi non lo ha fatto prima di tirare fuori il “sogno dal cassetto”.

Se abbiamo tempo da investire su noi, tante cose possono aiutare: lo sport, la socializzazione, il ballo….ma potente è “il progetto”, attivare le nostre risorse la nostra capacità di resilienza attraverso un impegno di realizzazione del nostro vero “sé”.

Tutte abbiamo delle arti e delle capacità, è sconfiggere il vuoto e la noia che alimenta la depressione è più facile se ci inventiamo attività nuove e creative.

Con un po’ di impegno tutto è possibile.

Donne soddisfatte e impegnate vedono di meno la “ruga”, il cambiamento del tono muscolare, le varie trasformazioni. Anche il desiderio sessuale migliora, in fondo sessualità è amore per la vita, incontro calore contatto.

La soddisfazione per  qualcosa che stiamo facendo, per un amore attento verso noi stesse ci aiuta a superare tanti ostacoli, ma nella maturità e saggezza di questi anni è ancora più gratificante!

Invecchiare non è perdere…è trasformare, essere se stessi, aumentare la libertà di creare e realizzare, rispettare i propri ritmi e non quelli degli altri!

Dare Vita ai propri Anni è molto meglio che dare anni alla propria vita!

Buona menopausa a tutte!

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